NEL BAGNO... (lavori in corso)
Ultimamente, da più appassionati, mi sono sentito dire che i miei lavori
stanno prendendo una direzione pop, un'estetica leggera che tende più
all'arredamento che alla ricerca artistica. Non mi piacciono le cornici
anche se aiutano a definire gli spazi e a far comunicare l'opera con il
contesto nel quale si inserisce. Eppure in parte è vero, l'estetica è
leggera ma è questa, frutto di una ricerca di anni che dalla complessità
e la precisione tende alla semplicità e
alla sintesi. C'è da dire, però, che i contesti che scelgo non sono mai
comodi, le mie cornici culturali sono sempre indipendenti e spinose.
Negli ultimi lavori ho scelto, perché commissionato, di coprire un muro
di tag e si sà, la strada non perdona: il lavoro è stato sfregiato, fa
parte del gioco, se ti copro tu rispondi ed io mi diverto ed allargo lo
spazio comunicativo. Trasformo il murales in funzione di quel che un
altro ha lasciato sul mio lavoro, l'opera diventa viva, è in un divenire
che non si sa dove finisce. E' così che mi è venuta voglia di
imbrattare anche la parette frontale relazionando il mio lavoro con le
tag già presenti.
Una volta J.Mirò venne denigrato, accusato, di essere un decoratore, come risposta dipinse una tela e poi le diede fuoco controllando le fiamme, creò un'opera che all'epoca creò scandalo, quel lavoro cambiò il concetto del bello ed ancora oggi si può ammirare nel museo a lui dedicato a Barcellona.
Ovviamente non mi paragono al gran maestro ed io non cambierò certo la storia dell'arte ma colgo quell'insegnamento, quel tentativo che l'artista deve compiere nell'affermare la propria identità libera ascoltando la sua necessità creativa e la cornice nella quale si esprime.
Una volta J.Mirò venne denigrato, accusato, di essere un decoratore, come risposta dipinse una tela e poi le diede fuoco controllando le fiamme, creò un'opera che all'epoca creò scandalo, quel lavoro cambiò il concetto del bello ed ancora oggi si può ammirare nel museo a lui dedicato a Barcellona.
Ovviamente non mi paragono al gran maestro ed io non cambierò certo la storia dell'arte ma colgo quell'insegnamento, quel tentativo che l'artista deve compiere nell'affermare la propria identità libera ascoltando la sua necessità creativa e la cornice nella quale si esprime.
Siamo già morti (work in progress) |
Sporche origini: Acrilico su muro taggato (110cm x 130) |
Sporche origini e Siamo già morti, nel contesto |
Siamo già morti, il vostro male ci rende solo più forti (work in progress?) |
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